Un.A. – Unione delle Agenzie Formative, in funzione delle numerose richieste pervenute dai propri associati e per assolvere al proprio ruolo istituzionale di supporto e tutela delle istanze proveniente dai propri iscritti, ritiene opportuno divulgare alcuni punti critici che sono in discussione nelle diverse commissioni Regionali in relazione all’approvazione del nuovo Sistema Regionale di accreditamento delle Agenzie Formativa (art. 71 Regolamento 47/R 2003 e s.m.i.).
E’ nostra convinzione che tale regolamento non possa essere stilato senza prima coinvolgere chi la formazione la eroga sul territorio.
Pur prendendo atto degli obbietti dichiarati dalle Istituzioni Regionali:
- La promozione del diritto all’apprendimento lungo tutto il corso della vita, considerato come condizione essenziale di esercizio della cittadinanza attiva e di mantenimento dell’occupabilità;
- Il miglioramento, attraverso un sistema condiviso di standard professionali e certificazioni trasparenti e affidabili, i processi di incontro tra domanda e offerta di lavoro tra imprese e lavoratori;
- Il prevedere requisiti che garantiscano la professionalità e l’adeguatezza delle Agenzie Formative presenti sul territorio;
dobbiamo farci carico delle osservazioni e delle criticità che i nostri associati portano alla nostra attenzione. Condividiamo, la convinzione di molti dei nostri iscritti che alcuni dei punti in discussione non aiutino a perseguire gli obbiettivi dichiarati, o addirittura vadano in contraddizione con gli stessi.
Sinteticamente, di seguito, riportiamo le maggiori criticità della proposta:
- Requisiti per l’accreditamento IeFP (Istruzione e Formazione Professionale)
Per poter erogare percorsi formativi di Istruzione e Formazione Professionale le agenzie formative dovranno, oltre ad essere in possesso dell’accreditamento anche:
- non avere finalità di lucro.
- Avere nel proprio statuto, oltre alla formazione professionale anche l’obbiettivo di offrire servizi educativi destinati all’istruzione e formazione dei giovani fino ai 18 anni.
- Applicare esclusivamente i CCNL per la formazione professionale.
- Inoltre per l’erogazione dei corsi IeFp non è ammesso l’uso di locali temporanei.
- Adozione di un sistema contabile articolato
La nuova normativa prevedrebbe l’adozione di un sistema contabile articolato per singola attività progettuale , con classificazione del costo ammissibile al cofinanziamento del FSE con una ripartizione secondo le seguenti macrovoci di costo:
– Preparazione
– Realizzazione
– Diffusione
– Direzione Progetto e Controllo Interno
Inoltre le attività di formazione dovranno essere distinte tra formazione a pagamento e formazione finanziata/riconosciuta. Il tutto certificato da un revisore contabile con duplicazioni di certificazioni e relativo aumento dei costi.
- Soglia minima di capacità economica finanziaria
Si vuole definire come requisito di mantenimento dell’accreditamento alcune soglie minime di fatturato annuo di cui una percentuale fissa deve provenire dalla formazione. Le soglie che sono in discussione al momento sono:
- fatturato globale relativo al volume d’affari del 1° esercizio finanziario successivo all’accreditamento >= 50.000 mila euro di cui almeno il 30% derivante dalle attività di formazione;
- fatturato globale relativo al volume d’affari del 2 esercizio finanziario successivo all’accreditamento >= 100.000 mila euro di cui almeno il 50% derivante dalle attività di formazione;
- dal 3° esercizio finanziario in poi fatturato globale relativo al volume d’affari >= 100.000 mila euro di cui almeno l’80% derivante dalle attività di formazione;
dove per attività di formazione si intende unicamente il fatturato derivante da attività finanziate e riconosciute dalla Regione Toscana. Escludendo quindi il fatturato proveniente da altre fonti di finanziamento comprese quelle private dei cittadini o da altri enti pubblici. Si sottolinea che per partecipare ai bandi di quest’ultimi è necessario l’accreditamento Regionale per cui la proposta di accreditamento, com’è attualmente, impedirà nei fatti di poter partecipare anche agli altri bandi nazionali.
- Organico dell’agenzia Formativa
Le agenzie formative dovranno avere almeno quattro figure assunte a contratto a tempo indeterminato di cui almeno due figure di presidio.
- Disponibilità e adeguatezza locali, arredi, attrezzature
Le agenzie formative dovranno avere le aule inserite nel set minimo nello stesso edificio degli uffici o a non più di 100 metri dagli uffici. La aule del Set minimo e quelle inserite nei locali aggiuntivi dovranno essere di almeno 35 MQ, rispettare la normativa delle barriere architettoniche finalizzata alla visibilità e accessibilità dei locali e possedere l’Attestazione Igenico-Sanitaria per locali destinati ad uso didattico/formativo rilasciata dalla ASL competente. Inoltre i locali del Set minimo non possono essere collocati in esercizi pubblici, né all’interno delle istituzioni scolastiche o di altri soggetti accreditati. La disponibilità dei locali del set minimo e di quelli aggiuntivi potrà essere garantita solo da proprietà, locazione o comodato. Tutti i contratti dovranno essere registrati.
- Valutazione degli esiti occupazionali
Nei corsi finanziati e riconosciuti dalla Regione Toscana l’agenzia formativa deve garantire che almeno la metà dei partecipanti ai percorsi siano occupati, nei sei mesi successivi alla il termine dell’intervento con contratto a tempo indeterminato, contratto a tempo determinato di durata almeno semestrale , contratto di apprendistato, avvio di lavoro autonomo comprovato dall’iscrizione al registro delle imprese.
- Meccanismo di valutazione delle Agenzie Formativa
Si vuole implementare un sistema di valutazione pubblico delle Agenzie Formative per permette all’utenza di disporre di elementi utili alla scelta delle attività formative. Tale meccanismo sarà basata solo sulle attività riconosciute e finanziate dalla Regione Toscana che indicherà gli obbiettivi, secondo i seguenti parametri:
- Livello di successo formativo;
- Livello di abbandono;
- Soddisfazione;
- Fatturato da formazione in termini assoluti – solo attività finanziata/riconosciuta da RT;
- Fatturato da formazione in termini relativi – solo attività finanziata/riconosciuta da RT;
- Livello di qualificazione delle risorse professionali – Laurea, tipologia di contratto di lavoro, anni di collaborazione con l’ente e ore di aggiornamento svolte;
- Livello di dotazione logistica;
- Numero di protocolli attivati relativi a rapporti con enti competenti in materia di lavoro – sindacati, Centri per l’impiego …;
- Numero di anni di attività formativa svolta sul territorio con lo stesso numero di P.Iva;
- Attivazione stage – Numero stage attivati;
- Accordi con altri attori – Numero di progetti effettuati in ATI, ATS nell’ambito dell’offerta formativa finanziata dalla RT.
Quindi tutte le attività derivanti da corsi di aggiornamento, fondi interprofessionali e altro non vengono presi in considerazione.
Parliamone!
Il 09 Marzo 2016 alle ore 15.00 siete tutti invitati presso la sede dell’associazione UN.A in Piazza Sant’Ambrogio a Firenze al convegno organizzato con lo scopo di confrontarci sull’argomento e definire una proposta condivisa da presentare all’amministrazione Regionale.
Saranno invitati i rappresentanti delle istituzioni Regionali per un confronto costruttivo.
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